il non-potere e la gioia nelle piccole cose

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Ho piacere di condividere la riflessione che ho proposto alla  rete reiki della scuola La Rinascita dell’Essere.

Il suggerimento per i praticanti reiki è di leggere il brano che trascrivo qui di seguito, ( tratto dal libro primo del Libro Rosso di Jung), ponedo le mani al cuore lasciando che ci colpiscano le parole che più ci risuonano, e poi restiamo quanche minuto con le mani al cuore in ascolto, perchè reiki,era solita dire la grande maestra Furumoto, è la possibilità di andare nel mondo assoluto per tornare a vivere poi nel mondo relativo, arricchiti dalla consapevolezza che proviene da quella dimensione; per chi non è operatore di reiki consiglio di fare qualche respiro pofondo,concentrarsi sul respiro e poi ascoltare le parole di Jung, che parlano con un linguaggio onirico, affinchè approdino ad uno spazio più essenziale rispetto a quello della mente.

Permettiamo a queste parole di essere sentite più che capite.

“Non possiamo eliminare il nostro non-potere ed elevarci al di sopra di esso. Proprio questo però volevamo. Il non-potere ci sopraffarrà ed esigerà la sua quota di vita. Perderemo il nostro potere e crederemo, in accordo con lo spirito di questo tempo, che sia una perdita. Tuttavia non è una perdita, ma un guadagno, non comunque di beni esteriori, ma di facoltà interiori. Chi impara a convivere con il proprio non-potere ha appreso molto. Questo ci condurrà ad apprezzare le più piccole cose e alla saggia moderazione che viene richiesta dalle massime altezze.

(…)Quello che è eroico in te è che sei dominato dal pensiero che questo o quello sia il bene, che questa o quella prestazione sia indispensabile, che questa o quella causa sia riprovevole, che questa o quella meta debba essere raggiunta con un lavoro che procede sempre a testa bassa, che questo o quel piacere sia da reprimere in qualunque circostanza

Jung, Carl Gustav. Il Libro rosso (Italian Edition) . Bollati Boringhieri. Edizione del Kindle.

Ho registrato anche una video lezione in cui vi leggo il brano e poi vi suggerisco qualche riflessione, affinchè possiate chiudere gli occhi ed aprirvi al sentire.

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